L’evoluzione attuale del sistema scolastico verso una modalità educativa centrata sulle competenze trova la sua genesi nella Strategia di Lisbona del 2000 e nelle Raccomandazioni del Parlamento e Consiglio europei del 2006, a cui hanno fatto seguito le Linee guida per gli istituti tecnici e professionali da una parte e le Indicazioni nazionali per i licei dall’altra. Ma il percorso in questa direzione «è difficile, poiché esige trasformazioni importanti dei programmi, della didattica, della valutazione, del funzionamento delle classi e degli edifici», come afferma il sociologo ginevrino Philippe Perrenoud.
La scuola e, in particolare, l’insegnante di italiano vi deve far fronte con metodologie didattiche innovative e con la necessaria selezione e il corretto uso delle conoscenze disciplinari: in modo che queste divengano funzionali alla formazione e all’allenamento di competenze, trasversali e specifiche, negli studenti.
Il “valore d’uso” del letterario e la sua possibile “mobilitazione in situazione” non sono peraltro concetti né scontati né facilmente definibili: coi quali però, in una didattica per competenze, l’insegnante deve confrontarsi.
Partendo dal presupposto che la letteratura sia uno strumento estremamente potente e versatile sul piano delle competenze comunicative, emotive e sociali, e delle competenze di cittadinanza in genere, come enunciato nel Documento programmatico di “Compìta, le competenze dell’italiano”, un gruppo di italianisti di scuola e università, sostenuto dalla Direzione generale per gli ordinamenti scolastici del MIUR, ha dato vita a un progetto pluriennale di ricerca-azione che vede coinvolte circa cinquanta scuole pilota, in stretta collaborazione con dodici università, distribuite sul territorio della penisola.
Natascia Tonelli insegna Letteratura italiana all’Università di Siena. Codirige la rivista di italianistica «Per leggere» e dirige una collana di testi commentati che affianca la rivista. È presidente della sezione didattica dell’associazione degli italianisti.
Le sue ricerche si sono prevalentemente rivolte, quanto agli aspetti metrico-linguistici e ai nessi fra cultura e produzione lirica, alla letteratura dei primi secoli così come alla poesia del Novecento.
Negli ultimi anni ha collaborato con INDIRE e INVALSI e coordina il progetto COMPÌTA, relativo all’insegnamento dell’italiano (letteratura e lingua) per competenze.
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